A Roma il workshop sullo sviluppo del mercato giochi a cura di GfK Eurisko. Decide di “sfidare la fortuna” il 26,2% dei giocatori. Sul podio dei giochi più noti il SuperEnalotto, il Lotto e i Gratta e Vinci.

L’industria del gioco in Italia continua a evolversi, ma con tendenze che raccontano un cambiamento profondo nelle abitudini e nelle motivazioni dei giocatori. È quanto emerge dal workshop “Play for Business in Italy”, organizzato a Roma da GfK Eurisko, dove sono stati presentati i dati più aggiornati sull’intrattenimento legato al gioco. La ricerca evidenzia come, rispetto al 2001, siano diminuiti i giocatori sistematici, mentre aumentano coloro che si avvicinano al gioco per impulso o per divertimento. Al tempo stesso, i giochi più tradizionali come il SuperEnalotto, il Lotto e i Gratta e Vinci continuano a occupare il podio della notorietà, anche se cambiano le motivazioni che spingono a tentare la sorte. La componente di “sfida alla fortuna” cresce, così come quella legata al piacere di vincere, mentre emergono nuove dinamiche nel rapporto tra crisi economica, ricerca del divertimento e bisogno di evasione. Il quadro che Eurisko delinea è quello di un settore in trasformazione, dove creatività e innovazione diventano le chiavi per mantenere vivo l’interesse del pubblico.
Il profilo dei giocatori e le motivazioni che spingono a giocare
Secondo la ricerca Eurisko, nel 2001 il 51% dei giocatori praticava almeno un gioco una volta a settimana, quota scesa al 47% nel 2010. Si riduce dunque la platea dei giocatori sistematici, ma aumenta quella di chi gioca occasionalmente, con il 43,6% della popolazione adulta che tenta la sorte almeno una volta ogni tre mesi. Le motivazioni più diffuse restano legate alla voglia di sfidare la fortuna (26,2% dei giocatori), al piacere della vincita (20,6%) e al desiderio di vincere grosse somme (19,3%). Si gioca anche per impulso o per divertimento, rispettivamente nel 10,1% e nel 9,1% dei casi. Una minoranza, invece, ammette di giocare per abitudine o per compagnia.
Tra i giochi più amati e conosciuti si confermano il SuperEnalotto (conosciuto dall’88,9% della popolazione adulta), il Lotto (88,8%) e i Gratta e Vinci (88,6%). Le lotterie istantanee hanno ormai superato le tradizionali lotterie nazionali, mentre si riduce la popolarità dei concorsi pronostici come il Totocalcio. Il settore online, pur restando minoritario, mostra un’evoluzione interessante: il poker cash è noto al 16,5% degli italiani, mentre le videolotterie e gli skill games restano ancora di nicchia.
Creatività, divertimento e nuove prospettive per il mercato
Uno dei punti chiave emersi nel workshop è la necessità di rinnovare il settore attraverso la creatività. Come sottolinea Fabrizio Fornezza, consigliere delegato di GfK Eurisko, “le aziende del settore giochi devono pensare in modo più creativo, senza limitarsi a copiare format stranieri di successo”. Fornezza evidenzia anche la connessione tra crisi economica e ricerca del gioco: molti italiani si avvicinano al gioco non tanto per cambiare vita, quanto per alleviare lo stress e l’incertezza del momento.
La ricerca presenta inoltre un indice sintetico di immagine dei giochi, che valuta appeal, semplicità e sostenibilità sociale. In cima alla classifica si colloca il Gratta e Vinci (18,5%), seguito da Lotto (14,7%) e SuperEnalotto (13,7%). Più indietro il poker online e le scommesse sportive. Fornezza conclude evidenziando alcuni limiti del settore: la scarsa narrazione sociale del gioco, confinata in “tribù” di appassionati, e un coinvolgimento femminile ancora ridotto. “Serve una nuova taratura”, afferma, “capace di riportare il gioco nei luoghi giusti e con un approccio più ludico e inclusivo”.




